sabato 12 marzo 2011

Dall'idea di una lettrice...parliamo di capricci!

Il tuo bambino fa i capricci? Ti fa disperare e non sai come fare?
Parliamo insieme di capricci...
Per ora Nicole non è particolarmente capricciosa ma a volte si incaponisce su alcune cose come ad esempio tirare fuori tutti i documenti dai cassetti della mia stanza...o andare in bagno e giocare con l'acqua per ore...e quando la porto via son urla disperate e si punta con i piedi!
Partiamo comunque con il dire che i capricci riguardano da sempre tutti i bambini e, di conseguenza, tutti i genitori.
Il capriccio è uno strumento comunicativo attraverso cui il nostro bimbo ci vuol far comprendere qualcosa che va oltre l'apparenza, qualcosa di più nascosto e profondo.
Solitamente il capriccio ha inizio per qualcosa di assolutamente poco significativo (come ad es. un giocattolo preso da un altro bambino, un cibo negato, il non volersi vestire o cambiare ecc) e, avere o non avere queste cose non è fondamentale per il bambino come può sembrare, è solo la richiesta di facciata che nasconde qualcosa di più profondo che sta al genitore riuscire a cogliere.
Il nostro bambino può volerci comunicare un suo malessere, può essere una richiesta di attenzioni, una difficoltà a separarsi da noi. Ad esempio una mamma tempo fa mi raccontava che la sua bambina di quasi 3 anni di notte si svegliava e strillava finchè non la portavano a giocare in salotto; questo si era scatenato dopo la nascita del fratellino che aveva preso il suo posto nel lettone e lei, per attirare l'attenzione dei genitori (e allontanarli dal fratellino) faceva capricci tutte le notti.
É certo che il capriccio nasce all'interno di una relazione (spesso quella privilegiata con le figure di attaccamento) con l'intento di modificarla, di forzarla e di testarne i limiti.
Tutti i bambini fanno i capricci anche se possiamo notare come questi aumentino di intensità verso i 2-3 anni e nel periodo della pre-adolescenza e adolescenza (ovviamente con modalità differenti a seconda dell'età).
Non dobbiamo perciò preoccuparci in modo particolare se aumentano in questa fascia d'età ma certamente dovremmo dare delle regole e porre noi dei limiti.
Cosa possiamo fare allora per sopravvivere?

1.Non cerchiamo mai un rapporto alla pari, non mettiamoci al loro pari in quanto questo porterebbe solo ad aumentare il conflitto
2.Ascoltiamo i nostri bambini, dialoghiamo con loro
3.Se è possibile ignoriamoli evitando in questo modo di rinforzare il comportamento inadeguato.
4.non tentiamo di convincerli (se ad esempio ha preso un gioco ad un altro bambino, restituiamolo noi senza cercare di fargli cambiare idea: i bambini infatti apprendono molto per imitazione dei nostri comportamenti)
5.Niente indecisioni: se ad un certo punto decidete di dare uno stop più fermo al bambino non tornate poi indietro per rimorsi o sensi di colpa e se pensate di aver esagerato bisognerebbe evitare di consolarlo o “risarcirlo” subito con oggetti o coccole. Un ordine sbagliato è meglio dell'incoerenza!!
6.Iniziate a stabilire delle regole fin da quando sono piccoli. Le regole dovrebbero essere poche, semplici, date in modo allegro ed empatico e adeguate all'età del bambino.

che ne pensate? come si comportano i vostri bambini?
e voi come vi sentite come genitori?

1 commento:

  1. Io Eli con Lisa quando fa i capricci, non sono molti ma a volte si stufa per esempio di un luogo o situazione le parlo con calma e cerco di spiegar e dove siamo e cosa dobbiamo fare prima di andare via, di solito si calma magari con un sorso d acqua altrimenti la lascio cmq nel passeggino e pazienza si lagnerà si sfoga coi a volte poi le passa, certo per ora son cose da nulla crescendo credo che aumenteranno le situazioni e speriamo di avere sempre la pazienza per affrontare i capricci.

    Bacio Enry

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